Abbiamo parlato della sicurezza e la medicina sul lavoro e dei vari tipi di formazione per i singoli ruoli.
Più volte è stato menzionato il concetto di “sorveglianza sanitaria”. Quali sono i metodi con cui si svolge questa parte del lavoro? Queste nozioni sono contenute nei corsi di formazione specifica per gli addetti alla sorveglianza sanitaria, ma vediamo insieme in cosa consistono gli argomenti trattati, tra protocolli e modalità di sorveglianza.
Il compito principale della sorveglianza sanitaria
Ne abbiamo parlato in un articolo separato, ma la sorveglianza sanitaria è pressoché vitale in qualsiasi azienda, specialmente di diversi settori dove i rischi sono molteplici.
Ad esempio, infatti, è possibile monitorare lo stato di salute di tutti i lavoratori in relazione alle condizioni di lavoro. Tramite esami periodici si notano cambiamenti e/o tendenze, potendo adottare misure preventive per preservare la salute dei dipendenti.
Ma vediamo più nel dettaglio i diversi metodi.
I metodi della sorveglianza sanitaria in Campania
La regione Campania, nel suo impegno per la sicurezza sul lavoro, ha promosso negli anni corsi di formazione specializzati, gestiti da enti autorizzati, con cui dare una panoramica dei metodi e dei protocolli per la sorveglianza sanitaria, aggiornando gli stessi nel tempo per adattarli ai vari settori e contesti lavorativi.
Gli esami medici
Tramite questa modalità, gli esami regolari valutano lo stato di salute dei lavoratori. Sono controlli programmati, attuati al fine di individuare segni precoci di deterioramento della salute, per intervenire tempestivamente.
Il protocollo viene definito dal medico competente in funzione dei rischi specifici presenti nell’ambiente di lavoro (art.25 D.Lgs. 81/2008).
Costituisce parte integrante del Documento di Valutazione dei rischi.
Le valutazioni ambientali
La seconda modalità, portata avanti in concomitanza della prima, consiste nell’analizzare le condizioni di lavoro per individuare rischi per la salute.
Si identificano e valutano alcuni fattori ambientali, l’eventuale esposizione a sostanze chimiche, rumore e radiazioni, valutando anche se le precauzioni prese sono sufficienti o se nel lungo periodo influenzano negativamente la salute dei lavoratori.
Questionari sulla salute e sul benessere
I questionari, se posti con periodicità, possono fornire informazioni preziose sullo stato di salute dei lavoratori. Attraverso domande mirate, è possibile individuare segni o sintomi di problemi di salute che potrebbero non emergere durante gli esami medici periodici.
A questo va affiancato il monitoraggio biologico, ovvero l’analisi dei campioni di sangue o urine, per valutare l’esposizione dei lavoratori a sostanze nocive e aiutare a identificare in tempo situazioni che potrebbero degenerare.
Valutazione delle prestazioni
Con questa modalità non si valuta soltanto il rendimento, che è secondario in questo caso, ma bensì la capacità fisica e mentale dei lavoratori di svolgere le loro mansioni in modo sicuro ed efficace.
Sono una serie di test specifici, con cui identificare limitazioni fisiche o cognitive preesistenti o sopravvenute, che potrebbero impattare sulla sicurezza lavorativa.
Investire sulla formazione relativa alla sorveglianza sanitaria e applicare i metodi con rigore è sempre una buona scelta.
La conseguenza, oltre alle sanzioni amministrative, è l’insorgenza di problemi che possono poi portare a problematiche molto più complicate da risolvere per l’azienda e per il lavoratore.
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